In questa guida spieghiamo come utilizzare la lavasciuga nel modo corretto.
Chi non conosce questo elettrodomestico potrebbe rimanere stupito dalla sua grande utilità. Potere contare su due funzioni così importanti come il lavaggio e l’asciugatura dei panni in un unico macchinario è davvero sorprendente. Infatti la lavasciuga, nonostante un ingombro pari ad una normale lavatrice o ad una asciugatrice di tipo tradizionale, riesce ad effettuare ambedue i servizi altrettanto efficacemente. Per quanto magari tu sia più che esperto nell’uso dell’una e dell’altra macchina, nel caso di una lavasciuga devi fare attenzione ad alcune cose che rendono questa macchina diversa dalla semplice combinazione delle due. E la ragione sta anche nella condivisione delle risorse, ma vediamo nel dettaglio come utilizzare la lavasciuga, sia per quello che riguarda le regole fondamentali che aggiungendo qualche consiglio pratico.
Tra i comandi della lavasciuga c’è anche il pulsante che regola la velocità della centrifuga dei panni a fine lavaggio. Qualora il tessuto lo consenta, la scelta migliore è sempre quella di spingere al massimo il numero di giri dell’asciugatura meccanica in modo da agevolare la fase successiva, che verrà gestita dal sistema asciugante.
Ovviamente se si tratta di capi in lana o delicati, non si deve forzare la velocità oltre i limiti sopportabili, ma va comunque regolata al massimo delle sue possibilità per quel tipo di tessuto.
Questa scelta ti permette sia di ridurre i consumi elettrici che di diminuire il più possibile la differenza di carico tra i due processi.
La capacità di carico di una lavasciuga dipende dalla grandezza del suo cestello, ed è indicata con precisione sia sul libretto di istruzioni che sulla targhetta con le caratteristiche.
Questo dato è estremamente importante, soprattutto nel caso di una lavasciuga. Considera che molti utenti caricano il cestello della loro lavatrice fino a quando è possibile cacciarci dentro della roba, ma è una scelta errata.
Qualsiasi lavatrice infatti è tarata per un carico massimo perché, per lavare bene la biancheria, ha anche la necessità che rimanga, tra i panni bagnati e insaponati, lo spazio per fare agire il detersivo.
Nel caso della lavasciuga fare attenzione a quanta biancheria si carica è ancora più importante, sia per il ciclo di lavaggio che per quello di asciugatura. Infatti, nonostante il cestello sia sempre lo stesso, il processo di asciugatura ha bisogno di più spazio tra i panni. Questa particolarità fa in modo che il peso complessivo della biancheria da asciugare dovrà essere minore di quella che è possibile lavare.
Le due misure sono chiaramente indicate nella targhetta e, spesso, anche sul frontale della lavasciuga. Esse vanno rispettate esattamente, o il risultato deluderà le tue aspettative, e non sarà colpa della macchina.
A questo punto puoi scegliere di ridurre il carico del lavaggio entro i limiti imposti dal ciclo di asciugatura. Ma puoi anche lavare tutto quello che è possibile, estrarre il carico in eccesso alla fine del ciclo di lavaggio, ed effettuare due cicli di asciugatura separati.
Le lavasciuga più accessoriate hanno una programmazione dettagliata e completa, dove sono previsti anche i lavaggi per i capi delicati, come la seta, o i capi in lana. E vengono indicati con attenzione gli altri tipi di tessuto che hanno necessità di un trattamento differente, come le spugne o i sintetici. Sono abbastanza delicati anche i tessuti in cotone leggero o gli abiti ricamati, e bisogna sempre fare attenzione, sia in fase di lavaggio che di asciugatura. Risulta essere meglio quindi, per non rovinare i capi delicati, prendere una macchina che abbia la programmazione già impostata, oppure leggere con molta attenzione le istruzioni per regolare correttamente la lavasciuga, soprattutto per quello che riguarda la temperatura e la velocità di rotazione del cestello.
Le temperature consigliate per i capi in tessuto sintetico, e i misti in sintetico e cotone, generalmente non devono superare 50 o 60 gradi, ed è necessario utilizzare temperature più basse se si tratta di tessuti ancora più delicati, come i misti in lana o seta. Il cotone invece può essere lavato anche a 70 o 80 gradi, ma se non è particolarmente macchiato vanno più che bene anche i 60 gradi.
La formazione delle pieghe sulla biancheria è l’inconveniente più fastidioso del ciclo di asciugatura. Anche se non sempre è possibile evitarle, si possono usare degli accorgimenti per ridurne la quantità e la consistenza.
Per iniziare, è sempre meglio asciugare un carico di biancheria minore rispetto a quello indicato dalla casa, e poi devi sistemare i capi prima di avviare il processo. Per farlo ti basta tirare fuori la biancheria a fine lavaggio, e scuotere i capi, sia per farli arieggiare che per aprire le pieghe da attorcigliamento causate dalla centrifuga. Alla fine devi riporre la biancheria nel cestello ordinatamente, capo su capo, e scegliere preferibilmente un programma per la stiratura facile.
Questo tipo di programma lascia la biancheria leggermente umida, dandoti la possibilità di eliminare successivamente le pieghe che dovessero formarsi con il ferro da stiro.